dora
(lunedì 20 settembre 2010)
Categoria:
Affetto
mio figlio
Siete tutti indaffarati con la cena: chi a prepararla, chi a consumarla. Io, come molti a nord, ceno presto, perciò vi intratterrò parlandovi del mio primo figlio. Si chiama come mio suocero, perchè quando nacque, mio padre, mi suggerì di chiamarlo come l'altro nonno che era morto quattro anni prima. E' sempre stato un ragazzo particolare, fuori dagli schemi . Ho voluto che facesse il liceo scientifico ,e lui spesso me lo rinfaccia. Non ha mai amato la matematica. Ha sempre amato l' arte e la musica. Scoprì la chitarra alle medie e da allora ha sempre fatto "musica": la sua, alternativa, rumori, quasi.Ma mi ha fatto piangere quando ho ascoltato per caso una canzone dedicata a suo padre, che mi aveva tenuto nascosta. Ha fatto l'accademia di belle arti e dipinge da paura! Allora, direte?! Il fatto è che questo non è un mondo per gli "artisti" Lui ha una piccola "etichetta indipendente" cioè incide musica di gruppi che scopre su Internet, fa copertine dei cd con dipinti, incisioni, o foto (altra sua passione). E tanto spende, quanto non incassa: cioè se non ci fossi io......! Ora: due mesi fa ha trovato insieme a 4 amici , (anche loro artisti ), un casolare in campagna, grande, da sistemare in parte ed è andato avivere lì. Ha molto spazio per incidere, dipingere, fare musica. Ma si può vivere così a 33 anni? Cosa devo fare? So che una volta alla mia domanda:"cosa pensi di fare nella vita?" rispose serissimo: mamma pensa a me a 60 anni sotto un ponte con la chitarra a tracolla e un piattino per l'elemosina e...MAI seduto a una scrivania!!!!! GASP... So che l'unica cosa che voglio per loro è la serenità, perciò penso che ormai mi dovrò rassegnare e....sostenerlo. Ma, una madre non è molto lucida quando si tratta di figli, vero?!